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La discoteca Prince, tra i più famosi locali della riviera adriatica, si trova sulle prime colline di Riccione e, appoggiata a un lieve declivio, gode di una spettacolare vista sull’intera costa.

Il locale è composto da

, una invernale, e l’altra, a cielo aperto, estiva.

La trasformazione ha risolto alcuni punti, ritenuti problematici dai nuovi proprietari, sia funzionali che estetici:

non soddisfaceva le esigenze legate alla particolare affluenza al locale e i continui rifacimenti apportati nel corso degli anni, senza uno stile riconoscibile, avevano portato la discoteca ad un pachwork senza una comune linea d’intenti; vi era inoltre la necessità di ricavare all’interno dello spazio esistente una zona separata e indipendente.

È stata riprogettata integralmente l’area dell’entrata, i quattro bar, il nuovo priveè e il sistema generale delle sedute e dei tavoli. L’intervento maggiore ha interessato la

. Si è scelto di privilegiare un asse prospettico che valorizzasse la zona della cascata e della piscina, fino ad allora seminascosta da fioriere, e che facesse accedere al locale costeggiando tale area.

Questo asse permette inoltre di puntare l’attenzione su un elemento fisso,

, e nascondere al contempo, grazie ad un elemento di separazione, il locale nel suo complesso, creando così un dispositivo funzionante per fotogrammi successivi.

Gli elementi divisori – problema importante in uno spazio aperto e senza copertura – sono rappresentati come quinte architettoniche di forma trapezoidale, composte da telai in acciaio, rivestite con una particolare tessitura di lamelle di legno.

Queste

, che ricordano per forma e texture grandi foglie di palme, sono l’elemento caratterizzante dell’intero intervento, disposte nei punti strategici, sempre con funzione di separazione tra uno spazio e l’altro. Gli elementi definiscono, data la loro particolare configurazione e agli effetti di luce che creano, il luogo in cui si trovano; le estremità di alcune di queste quinte incombono a cinque metri d’altezza nella zona dell’ingresso creando un suggestivo e inedito spazio, ove la loro stessa disposizione individua i percorsi d’entrata al priveè e alla discoteca facendo, sul lato opposto, da sfondo alle zone bar.

Si è scelto di integrare nelle nuove aree alcuni dei materiali esistenti, come il rivestimento in pietra a spacco già presente in qualche punto;

totalmente nella gamma delle tonalità neutre a cui, per contrasto e come “sgarro”, si contrappongono, quali eccezioni, la piscina, dipinta di nero, e le rocce della cascata in oro.

Inoltre, sono stati creati su disegno gli

, costituiti da cubi trasparenti contenenti pietre di vetro colorato, illuminate da lampade nascoste.

Team di Progetto: Pier Maria Giordani

Collaboratori: Carlotta Caggiati, Viviana Zucchi

Year 2007

Work finished in 2007

Status Completed works

Type Discos, Clubs